Palazzo comunale di Marseille

I consoli di Marsiglia, la cui funzioni sono chiaramente attestate a partire dal 1178, si servono di abitazioni private per riunirsi e dirimere i litigi sorti nella città bassa di Marsiglia (la città alta, situata sulle pendici delle colline di Saint-Laurent, des Moulins et quella detta des Carmes, è sotto il controllo diretto del vescovo e del capitolo cattedrale). Nel gennaio 1194 troviamo una prima attestazione di una curia consulum insediata in un’abitazione privata (Actum in solario Bertrandi Fabri, ubi tunc erant curia consulum, Bourilly, Essai, p. 36-37).

Seguendo un percorso comune alle altre città provenzali, alcuni cittadini marsigliesi si riuniscono attorno a una confraternita che appare per la prima volta come organo già costituito nel 1188. Se doveva riunire dei laici intenti ad amministrare e a sostenere, con doni ed elemosine, l’ospedale cittadino del Saint-Esprit, la confraternita marsigliese dimostra in tempi rapidi una volontà politica che si allontana progressivamente dalla sua missione originaria. La nuova associazione si trova infatti a sopperire all’assenza delle magistrature comunali, disciolte nel corso di una rivolta nel 1214. I confratres marsigliesi, infatti, assumono in breve tempo i compiti che i consoli della città avevano esercitato fino a quel momento, vale a dire le attività di controllo economico-commerciale, di gestione dei rapporti con le potenze straniere e soprattutto di amministrazione giudiziaria. E come istituzione autonoma anche la confraternita possiede luoghi di riunione propri. Nel 1214 i rettori della confraternita, che rappresenta in questa occasione il comune nel corso di trattato con i consoli di Arles, si riuniscono in domo Guitelmi, ubi rectores confratrie tenent capitulum (Bourrilly, Essai, n. XVI). Negli anni successivi un luogo di riunione deve essere stato trovato (Actum in capitulo rectorum Massilie).

Nel mese di aprile del 1225 alcuni ambasciatori inviati ad Avignon per trattare un accordo ricevono i pieni poteri in un “palazzo nuovo” del comune : In palatio novo communis Massilie. Marsiglia è retta dal podestà Spino di Soresina e conosce il sistema podestarile dal 1221. Il nuovo palazzo, probabilmente costruito ex-novo, è essenzialmente la residenza del podestà (1227, in palatio communis Massiliensis, in quo manet dictus potestas) e il luogo in cui si riunisce il consiglio del comune. Il consiglio dispone in effetti di una aula, situata in un piano alto del palazzo, (aula superiori) di cui non sappiamo nulla se non che essa è affrescata e di colore verde (aula viridi). Il parlamentum generale è riunito tuttavia sempre nel luogo che più di ogni altro simboleggia la comunità intera : la piazza davanti alla chiesa des Accoules (1230, In publico parlamento, in ecclesia Beate Marie de Accuis, ad sonum campanarum et per vocem preconum congregato, Bourrilly, Essai, n. XXXI).

Il primo palazzo comunale di Marsiglia non ha lasciato traccia nella topografia urbana poiché ha subito nei secoli una distruzione totale. La distruzione della città a opera dei Catalani nel 1423, i danni causati durante il periodo rivoluzionario e le demolizioni (seguite da ricostruzioni totali) ottocentesche hanno cancellato le tracce materiale della maggior parte degli edifici medievali. Gli scavi archeologici e gli studi sulla topografia antica permettono tuttavia di avere un’idea abbastanza precisa del quartiere in cui era situato il palazzo dei podestà. In una lista di beni del comune ricuperati da Carlo d’Angiò nel 1261, si legge : « premierement lo palays, loqual palays e la plassa es davant Notra Dama Sancta Maria de las Accollas. Peraqui meseme lo masel vielh maior que es detras lo palays sobredich ». Il palazzo era dunque situato davanti alla chiesa di Notre-Dame-des-Accoules, accanto a una piazza dove si teneva il mercato delle erbe e davanti al Vieux-Mazel (macello pubblico). Luogo simbolico tra la cattedrale e il palazzo del Toloneo, nel cuore della città mercantile.

Il palazzo comunale diventa, come in altre città, il palazzo comitale e poi regio dopo la conquista angioina. In un documento del 1348 si cita ancora l’aula palatii Reginalis come luogo di riunione del consiglio municipale. Il palazzo del comune è abbandonato tra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo e probabilmente distrutto durante il regno di René, duca d’Anjou e conte di Provenza (1434-1480). Il conte di Provenza fa infatti costruire, sulle rovine del palazzo comunale, una nuova maison du roi. La municipalità della città farà poi aggiungere all’edificio una Loge che, grazie a lavori e ad ampliamenti successivi, diventerà l’Hotel del Ville attuale.

Il quartiere del Viex Mazel nel medioevo


Autori

Buffo Paolo

Scheda di Palazzo comunale di Marseille
Nome Palazzo comunale di Marseille
Denominazioni antiche
Riconoscibilità true

Geolocalizzazione
Località Marseille